Ciao a tutti, oggi vogliamo parlarvi delle aquile reali e in particolare del loro habitat.
In primis, vogliamo rassicurare tutti coloro che ci hanno scritto: il Nostro Tengri è ancora con noi e si sta godendo l’arrivo della primavera, come gli altri abitanti della Terra Incantata.
Veniamo ora all’argomento di oggi. Dovete sapere infatti che questo non è il primo avvistamento fatto tra le Prealpi Varesine negli ultimi anni, ma non c’è da stupirsi in fondo. L’Aquila Reale è una presenza stabile lungo tutto l’arco alpino e prealpino prediligendo zone rocciose e comprensori ricchi di pascoli e praterie. Sebbene preferisca quote superiori agli 800 metri di altezza non è difficile trovarla in zone pedemontane e persino in pianura durante i voli erratici. Il territorio di caccia di ogni aquila può arrivare fino ai 500 chilometri quadrati, implicando quindi anche grandi distanze percorse tra il nido e il luogo di predazione.
Guardando in cielo può essere inizialmente difficile capire, per un occhio meno esperto, se ci si trova di fronte ad un aquila o a una comune poiana. Un primo indizio può essere la dimensione, avendo l’Aquila reale una mole ben superiore rispetto alla più consueta cugina; un altro aspetto utile al riconoscimento può essere ritrovato nella colorazione del piumaggio pettorale: se la poiana presenta una colorazione più chiara e screziata, l’aquila reale ha invece un piumaggio più scuro e omogeneo.
Non dobbiamo quindi stupirci nel vedere una maestosa Aquila Reale solcare i nostri cieli, ma essere felici del fortunato avvistamento.
Ringraziamo Tiziano Zennaro per averci fornito le sue splendide foto scattate nella zona del passo del Cuvignone.
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